Ore di Praga 5 La notte La casa del dottor Faust Tardi nella notte ai piedi delle torri, sotto gli archi ho errato per Praga. Il cielo nell'ombra e un alambicco che fa l'oro una storta d'alchimista su una pianura turchina. Sono sceso verso la piazza e nell'angolo, vicino alla clinica, in un giardino, la casa del dottor Faust. Ho bussato alla porta. Il dottore non c'è. Si capisce... Due secoli fa per un buco nel tetto in una notte come questa il diavolo l'ha portato via. Busso alla porta. Voglio anch'io il mio contratto col diavolo l'ho firmato col sangue anch'io. Non voglio né oro né sapienza ne gioventù. La nostalgia m'ha troppo ferito, basta! Che mi porti per un'ora a Istanbul! Io busso, busso ancora. Ma la porta non s'apre più. È un desiderio impossibile, Mefistofele? O la mia anima a pezzi non vale la spesa? A Praga sorge la luna giallo limone. Sto qua davanti alla casa del dottor Faust. Busso alla porta che non s'aprira tardi nella notte. 1957