Ataman Title

Title Cappadocia

deutsch
english
español
français
italiano
nihongo
türkçe

Our HotelTurkeyCappadociaDaily ToursViewsGuestbookRequest FormHome

La Geomorfologia di Cappadocia


Descrizione Generale | Vulcanesimo e sua Evoluzione

La Dinamica Erosiva

Come si è visto, il recente ciclo erosivo iniziò immediatamente dopo la fine dell'attività vulcanica, in corrispondenza ad un processo climatico più umido dell'attuale verificatosi nel Quaternario. La dinamica dell'attività erosiva è da mettersi in relazione a un complesso di fattori interdipendenti i quali condizionano con maggior o minor influenza singola le varietà dell'aspetto morfologico risultante. I fenomeni eolici, fluvio-atmosferici, termoclastici, producono delle reazioni differenti a seconda della composizione litologica e delle caratteristiche strutturali dell'insieme. Si viene ad instaurare quindi un processo dinamico tra i fattori clima, litologia e struttura, che, attraverso un serie di reazioni di squilibrio, tende a raggiungere una stabilità finale che si traduce in pratica nella degradazione e nello spianamento delle forme.
 

Schema dei rapporti fra litologia e attività erosiva
A
Litologia
A'
Tufi molto compatti, omogenei a grana fine
A''
Tufi motto pomicei, poco compatti a grana fine
A'''
Tufi a grana media, compatti con fratture oblique alla stratificazione
I
Disgregazione
I'
Attività erosiva eolica e termoclastica
I''
Attività erosiva dovuta alla preesistente fratturazione, alle precipitazioni atmosferiche ed all'azione del gelo
I'''
Attività erosiva ad opera delle acque dilavanti con scalzamento di base
morpho3.jpg (7312 bytes)
 

Termine di passaggio tra i "gruppi di coni" ed i "coni isolati", appartenente ancora al settore intermedio del profilo vallivo drenante principale. E' una zona di massima attività erosiva con scalzamento di base operato dalle acque dilavanti.

Nel suo insieme, il processo erosivo del territorio presenta, geologicamente parlando, aspetti molto recenti; infatti la estrema varietà delle forme e le ripide pendenze dimostrano che si è ancora lontani dalla fase di spianamento completo. Le differenti modalità con le quali si manifesta la dinamica erosiva nel territorio permettono una suddivisione in zone nelle quali è possibile osservare lo sviluppo di tutta una gamma di forme (Göreme, Ürgüp, Çavuþin, Uçhisar), in zone con prevalenza di un'unica forma (Ihlara) e in zone con sviluppo parziale delle forme (Selime, Derinkuyu, Soðanlý Dere). Tra le zone nelle quali è possibile riconoscere lo sviluppo di tutta una gamma di forme la più caratteristica è quella del versante vallivo del Kýzýlýrmak. Il flusso della corrente del fiume e l'abbassamento di livello del suo alveo sono i principali artefici dell'erosione e del trasporto del materiale eroso. La pendenza naturale del versante vallivo inoltre favorisce i processi suddetti. Le acque dilavanti, incanalate in un sistema reticolare di fratture preesistenti hanno formato una miriade di vallecole. Tali vallecole sono state rapidamente incise grazie alla preesistente fessurazione della roccia, alla loro facile permeabilità e disgregabilità, e alla continua asportazione di materiale, imputabile al rapido smaltimento da parte del fiume. Le testate di quasi tutti i solchi vallivi sono disposte lungo una direttrice che segue la strada che da Ürgüp porta a Nevþehir. Il rapido processo di erosione ha creato profonde incisioni a fianchi ripidi e sinuosi dove l'azione colica ha iniziato qui la sua fase di modellamento delle pareti; si notano infatti i primi esempi di erosione a "nido d'ape".

 

morpho2.jpg (18005 bytes)
La valle detta "dei monaci" nei dintorni di Zelve
Termine di passaggio tra i "gruppi di coni" ed i "coni isolati", appartenente ancora al settore intermedio del profilo vallivo drenante principale. E' una zona di massima attività erosiva con scalzamento di base operato dalle acque dilavanti.

I versanti sinuosi e continui di questi settori vallivi hanno permesso all'uomo di realizzare, localmente, mediante scavi, un intrico di abitazioni sovrapposte che occupano gran parte del versante stesso, come appare a Göreme, a Ürgüp, a Çavuþin e anche a Uçhisar.

Verso lo sbocco delle vallate, dove la meccanica erosiva ha realizzato una fase di degradazione maggiore e a volte un completo spianamento, i versanti perdono di continuità lasciando il posto a forme residuali isolate (i caratteristici camini delle fate) di forma pinnacolare. Tali pinnacoli presentano un aspetto coniforme con fianchi arrotondati, con pareti dalla pendenza generalmente superiore ai 600, sormontati da un cappello di materiale tufaceo più resistente che ne rallenta per un certo tempo l'ulteriore processo di disgregazione meccanica. La fratturazione preesistente, in genere subverticale, apre la via a processi termoclastici e di dilavamento che isolano gradatamente, nella massa tufacea, dei blocchi poligonali, delle dimensioni di qualche metro cubo, sui quali l'azione eolica agisce provocandone l'arrotondamento dei fianchi.

 

morpho1.jpg (13893 bytes)
Evoluzione morfologica delle serie tufacee
  1. Fessurazione verticale
  2. Gruppo di coni
  3. Coni isolati
  4. Spianamento

L'equilibrio statico, molto precario, dei pinnacoli si mantiene fino a che il cappello di protezione non rovina; da quel momento il processo di disgregazione totale è molto rapido. Alla disgregazione dei pinnacoli contribuisce inoltre uno scalzamento della base provocato dalle acque dilavanti, la diversa compattezza della roccia ed i sistemi di fratturazione. A questo si aggiungano le opere di scavo eseguite dall'uomo che ne hanno indebolito sostanzialmente la struttura. La vastità del fenomeno, che rappresenta la caratteri essenziale del territorio, si può osservare in tutti i suoi termini di passaggio sia a Zelve che a Çavuþin, Uçhisar e Ürgüp.

Il "cañon" del Melendiz Suyu, nei pressi di Ihlara, è invece un tipico esempio in cui la dinamica erosiva ha creato, come manifestazione morfologica dominante, una stretta valle con pareti subverticali. Tale fenomeno è imputabile da un lato alle caratteristiche del bacino di alimentazione e da un altro lato alla consistenza della massa rocciosa e al prevalere di un sistema di fratturazioni lungo un'unica direzione. Il fiume inciderà sempre di più la valle, tendendo a diminuire il divario esistente tra il bacino di impluvio e il livello della pianura dove sbocca nei pressi di Aksaray.

L'incisione valliva si è impostata in strati di tufi rossastri e marrone, poco resistenti nei livelli inferiori, dove si notano fenomeni di sottoerosione che provocano il crollo di considerevoli masse rocciose, come si può notare presso Ihlara.

La maggior parte del territorio è però interessata da zone dove la meccanica erosiva ha potuto agire solo parzialmente, conducendo ad un aspetto morfologico che può essere considerato intermedio rispetto a quelli estremi della valle del Kýzýlýrmak e del Melendiz Suyu.

Generalmente non vi sono caratteristiche ben definite, potendo essere rappresentato da manifestazioni di scarsa entità come la zone di Derinkuyu oppure da associazioni di "cañons" e di piramidi di erosione come Selime, oppure da erosioni di tipo dendritico, relativamente poco profonde, come Soðanlý Dere.

Essendo l'acqua uno dei principali artefici della evoluzione del territorio, il processo sarà tanto più rapido quanto più le zone si troveranno legate ai bacini di alimentazione. Il fenomeno risulterà più lento invece in terreni pianeggianti e dove la circolazione idrica si verifica solamente durante le precipitazioni atmosferiche.

PREVISIONI

Abbiamo seguito fin qui l'evolversi degli eventi geologici, le caratteristiche morfologiche salienti dell'ambiente, la dinamica dei processi erosivi che ne alterano più o meno velocemente e marcatamente la fisionomia particolare.

A questo si è aggiunta, nei tempi storici, l'attività umana che ha cercato continuamente nel territorio elementi di sostentamento e di abitabilità, coltivandone gli aridi pendii e scavando le abitazioni nella roccia fino a raggiungere talvolta forme espressive di alto livello artistico.

Se tale fenomeno, dal punto di vista umano, rappresenta un esempio particolare del processo creativo, sotto l'aspetto litogeologico e geomorfologico esso costituisce un elemento negativo che ha provocato un più rapido processo di disgregazione e di erosione.

Le aree nelle quali la dinamica erosiva agisce con maggiore intensità sono quelle dove le opere di insediamento umano sono più rilevanti e dense. Conservare l'aspetto attuale delle singole forme e delle strutture non significa arrestare il processo di evoluzione e di trasformazione del territorio, il che porterebbe anzi a squilibri che si tradurrebbero in effetti in una accelerazione del processo distruttivo.

Gli interventi dovranno indirizzarsi invece, previa l'esatta cognizione della dinamica dei fenomeni sia su scala regionale che in dettaglio, in modo da rallentare il processo erosivo in atto. Qualsiasi evento idrogeologico infatti, anche quello di entità catastrofica, non è altro che la somma di una serie di reazioni di squilibrio, incomprensibili all'occhio profano, che vanno accumulandosi nel tempo.

Si tratterà, pertanto, di programmare gli interventi, nell'ambito della dinamica erosiva, procedendo ad una sistemazione idrogeologica dei bacini imbriferi con opere a carattere generale di drenaggio e con provvidenze intese ad assestare i versanti vallivi.

Per la preservazione delle singole forme (i pinnacoli, le torri, ecc.) si dovranno valutare gli interventi più idonei alle particolari situazioni, come la bonifica delle pareti rocciose, il loro consolidamento, la loro impermeabilizzazione, la loro graffiatura, ecc.

Non possiamo concludere questa trattazione senza porre in risalto l'estrema urgenza di eseguire opere di restauro. Il processo erosivo ha raggiunto una tale accelerazione da compromettere seriamente questo eccezionale ambiente naturale, il cui valore è stato, fin dalla preistoria, accresciuto per la presenza dell'uomo e per le modificazioni che egli vi ha apportato per soddisfare le sue esigenze di vita.

 

Descrizione Generale | Vulcanesimo e sua Evoluzione

cizgi.gif (1086 bytes)

L'Albergo | Turchia | Cappadocia | Escursioni | Vedute | Libro degli Ospiti | Prenotazione | Home